Waisakhi 2013

Racconto fotografico di:

Paolo Mazzoni e Luigi Amici

001b

Simone dove vai domani a fotografare?

Ma pensavo di andare a fare qualche foto nei boschi,magari se trovo qualche primula,non so.

Oh ma che palle co sti boschi,ste nebbie e ste nevi! basta qui ci vuole qualcosa di nuovo.MICIOOO.... dove andiamo a fotografare domani?

Dovete sapere che Luigi Amici detto "Micio" è il maggior esperto di manifestazioni del nord Italia.Volete sapere se  c'è qualche sagra o raduno in provincia? chiedete al Micio.Oggi avete voglia di assistere ad una qualche sfilata in costume o rievocazione storica? niente paura chiedete al Micio vi risolverà la giornata.Lasciate stare tutti quei siti internet di sagre e feste paesane sempre poco aggiornati e superficiali,chiedete al Micio.Ultimanente sono gli stessi organizzatori di eventi che chiedono al Micio quando vuole che si svolgano.

Dimmi cosa preferisci! Ma mi serve una festa con un pò di colore tanto da ravvivare un pò il selvatico di Simone.Una rapida consultazione all'agenda degli appuntamenti ed ecco la chicca: C'è il Waisakhi a Novellara.

Cus'el?   

Simone a te propria un muntan!  Il waisakhi è il raduno degli Indiani che si svolge tutti gli anni a Novellara.

Eh si e voi cosa fate Toro Seduto e Cavallo Pazzo?

Ma non quel tipo di Indiani ,gli Indiani dell'India,ogni anno fanno una sfilata per le vie del Paese con i loro costumi tradizionali.

Be. be. andate pure voi,lo sapete che non amo la confusione,poi mi farete vedere le foto.

E vedrai che foto e che colori,altro che i tuoi boschi d'autunno...Micio deciso domani andiamo a Novellara.

Ed eccole le foto e un piccolo racconto fotografico della splendida giornata trascorsa insieme a questa simpatica gente ancora molto attaccata alle proprie origini e usanze.La genuinità dei volti delle persone e la vivacità dei colori dei loro vestiti e degli addobbi uniti alla semplicità del rito tradizionale e religioso,hanno creato un'atmosfera davvero suggestiva e anche divertente da fotografare.Un'evento che si svolge tutti gli anni a Novellara (Reggio Emilia) verso la fine di Aprile e che consigliamo a tutti di visitare almeno una volta (prima però chiedete al Micio,non si sa mai che abbia spostato la data).

Già al mattino tanti sikh, uomini e donne, hanno cominciato ad arrivare al Gurdwara, il tempio sikh di via Baldini a Novellara, per la celebrazione del Baisakhi (o Vaisakhi) Day.
Una delle principali feste dello Sikhismo, che cade ufficialmente il 13 aprile, ed è insieme festa delle primavera e celebrazione della fondazione della Khalsa, la confraternita religiosa dei Sikh “battezzati”.
Succede ogni anno da quando, nel 2000, in via Baldini è stato inaugurato  quello che è il maggiore tempio sikh d’Europa dopo quello di Londra. Un appuntamento che richiama ogni anno migliaia di fedeli, principalmente dall'Emilia e dalle Regioni limitrofe, ma anche dalle altre parti d'Italia.
La giornata è iniziata al tempio con il canto di inni e dal letture dal testo sacro dei Sikh, il Guru Granth Sahib, le offerte al tempio, il pasto cerimoniale rigorosamente vegetariano e gratuito, parte integrante della cerimonia, e la distribuzione rituale di un budino di semolino dolce detto Karah Parashd.
Prima di entrare nel Gurdwara tutti si tolgono le scarpe e si coprono il capo. La parte più spettacolare della giornata è stata, nel pomeriggio, la processione detta Nagar Kirtan, che significa “Lode a Dio per le vie della città”.
Partito poco dopo le ore 14 da via Baldini, il lunghissimo e coloratissimo corteo ha raggiunto il centro, si è snodato per le vie cittadine. Con in testa un baldacchino adorno di festoni a vivaci colori, trainato da un trattore, sul quale c'era, il libro sacro, venerato come un Guru, sorvegliato da un componente autorevole della Khalsa. Preceduto dal suono di un tamburo, da un folto gruppo di volontari scalzi che scopavano in continuazione la strada e da altri volontari che la innaffiavano.

002

003

004

005


Seguito da cinque portabandiera, scalzi con turbante barba lunga e costume tradizionale,e da altri cinque con la spada ricurva sguainata a guardia del libri sacro. Tanti altri volontari distribuivano generi di conforto e pubblicazioni. A colorare il lungo corteo, le donne avvolte nella dupatta, l’abito tradizionale costituito da un camicione a tinte vivaci fino al ginocchio, con larghi pantaloni e il capo coperto da una leggera sciarpetta, e gli uomini “battezzati” con il turbante arancione brillante o blu cobalto, la barba e i capelli lunghi, lo sguardo intenso e il pugnalino ricurvo alla cintura.

006

007

008

009

010

011

012

013

014

015

016

017

018

019


La maggioranza degli uomini, specialmente i giovani, indossava però semplicemente i jeans con una bandana in testa.

020

021

022

023

024

025

026

027

028


Dopo i discorsi di benvenuto e alcune dimostrazioni dell'arte marziale detta gatka, il corteo è confluito nel vasto prato dietro la Rocca,  fra inni, preghiere e la distribuzione rituale di cibo.

029

030

031

032

033

034

035

036

037

038

039

040

Ma il Micio che fine ha fatto? Ah eccolo

041

"No no anche se siamo ad Aprile fa troppo caldo,il prossimo anno li faccio venire prima.

Mi sa che la prossima settimana vado sul Crocilia anch'io!"

 

 

 


We use cookies to improve our website and your experience when using it. Cookies used for the essential operation of the site have already been set. To find out more about the cookies we use and how to delete them, see our privacy policy.

I accept cookies from this site.

EU Cookie Directive Module Information